IL MODELLO ALTOATESINO PER SVILUPPARE L’ABRUZZO

Al Vinitaly di Verona è proprio il nostro territorio il protagonista di un interessante conferenza dedicata allo sviluppo della regione del Centro Italia. A fare da collettore l’azienda bolzanina Forteam che ha letteralmente strutturato, in collaborazione con Helmuth Koecher Patron del Wine Festival di Merano, la vision, lo schema finanziario, economico e tematico della Regione Abruzzo. Con un lavoro di rete coordinato e presentato dall’amministratore delegato Riccardo Cicolini. “Tutto nasce da un incontro che abbiamo avuto con il Vicepresidente della Regione e Assessore Regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente e il Presidente della Camera di Commercio di Chieti e Pescara Gennaro Strever. Avevano studiato il modello altoatesino e volevano replicare alcune strategie e best practices. Abbiamo iniziato un percorso di lavoro cui hanno fatto seguito una serie di appuntamenti in Abruzzo e altri in provincia di Bolzano studiando nel dettaglio cosa potesse essere mutuabile. Le istituzioni abruzzesi avevano apprezzato particolarmente il lavoro fatto con Gourmet nell’ambito, per esempio, del Wine Festival e della cultura vitivinicola. Questo spiega anche il prestigioso scenario del Vinitaly per la relazione dell’altro giorno. D’altronde l’Abruzzo ha 450.000 ettari di superficie agricola e 32.050 destinata alla vite”.

LA SOSTENIBILITA’ AL CENTRO

Il lavoro di sviluppo dell’Abruzzo, dunque, è stato incentrato sul concetto di sostenibilità. “E’ la scelta più moderna – conferma Cicolini – e attenzione a non considerare solo la sostenibilità ambientale perché si tratta di un valore universale estendibile anche all’aspetto etico, sociale ed economico. E’ a tutti gli effetti un ragionamento di posizionamento che ha portato anche allo sviluppo del concetto Abruzzo Green Deal”. Una regione che, peraltro, ha punti di contatto con l’Alto Adige ma anche realtà molto distanti. “Hanno le montagne più alte dell’Appennino (il 65% del territorio è montuoso) ma anche 131 chilometri di costa. In tutto questo scenario stupendo godono di ampissime porzioni di territorio incontaminato. Considerato che si trovano quattro Parchi Naturali (Parco d’Abruzzo, Gran Sasso, Maiella e Sirente-Velino). Sono eccellenze e qualità con margini di sviluppo enormi. In questo il modello altoatesino può essere una guida eccezionale”.

Tornando al discorso ambientale, comunque, sono stati posti dei target specifici per il territorio: “Puntiamo al -40% di consumo idrico, -22% di emissioni di anidride carbonica, -15% di energia consumata migliorando al contempo la gestione dei rifiuti, la biodiversità e il packaging”.

LA STRUTTURA DEL PROGETTO

Forteam, dunque, ha elaborato una complessa strategia, architettando una struttura di supporto attraverso gli strumenti di finanza agevolata. “Siamo stati orgogliosi che una Regione importante d’Italia ci abbia riconosciuto grande capacità nel creare sistema. Su quel solco che conosciamo bene abbiamo cominciato ad operare”. Vediamo, però, più nel dettaglio gli interventi di supporto strutturale. “Il primo passo – spiega Cicolini – è stato analizzare le varie opzioni della finanza agevolata. In questo momento il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è uno strumento molto interessante. In Alto Adige come Forteam abbiamo elaborato, in tre mesi, progetti per 17 Comuni per un valore di 50 milioni di euro  e che adesso sono in fase di valutazione. Lo stesso faremo in Abruzzo”. Il Pnrr non è, tuttavia, l’unica strada. Ci sono, per esempio, le leve di aiuto previste dalla Camera di Commercio per la digital trasformation, così come i fondi di Interreg Euro Med per la ricerca, l’innovazione e la disseminazione. Abbiamo analizzato anche le opportunità offerte dal Psr (Programma Sviluppo Rurale) che è il piano regionale messo a punto come preciso sostegno all’agricoltura per aumentarne potenzialità e reddittività”.

IL FONDO SOCIALE EUROPEO

Una colonna portante è legata al supporto del Fondo Sociale Europeo, settore di particolare specializzazione per Forteam. “E’ quello dove abbiamo un ampissimo know how sia nella settore della formazione continua per le imprese che sia per quel che concerne il supporto alla popolazione con percorsi pensati appositamente per disoccupati, donne o stranieri. Consideriamo da sempre la formazione come leva strategica per il cambiamento e l’innovazione e il benessere delle Persone. Siamo Formatori per passione. E’ anche questo parte della sostenibilità etica dove l’Abruzzo ha deciso di puntare e diventare un modello europeo”.